Onorevoli Colleghi! - La presente proposta di legge è volta a ripristinare alcune delle feste religiose più importanti per la tradizione, per la cultura e per la storia del nostro Paese. Le tradizioni cristiane e cattoliche sono radicate fortemente nel sentimento popolare nonché nei valori di vita e di pensiero di tutto l'occidente.
      In effetti, in molti Paesi europei alcune ricorrenze religiose sono tuttora festeggiate. La festa dell'Ascensione è riconosciuta agli effetti civili in gran parte dell'Europa occidentale (Austria, Belgio, Svizzera, Germania, Danimarca, Francia, Norvegia, Olanda e Svezia). La festa del Corpus Domini ricorre in Austria e in Germania.
      In Italia, invece, tali ricorrenze sono state soppresse nel 1977, con la legge n. 54, al fine di controbilanciare lo sviluppo negativo della produttività italiana fortemente scossa dalla crisi economica. Il benefico effetto sullo sviluppo economico atteso dalla soppressione di alcune festività non si è poi nei fatti mai verificato.
      Reintrodurre la celebrazione di queste festività, nei giorni loro propri, non può pertanto incidere significativamente sulla situazione economica del Paese.
      Al contrario, il ripristino degli effetti civili di alcune festività infrasettimanali (come l'Ascensione e il Corpus Domini) o a data fissa (e quindi con possibilità di essere infrasettimanali) determinerà vantaggi

 

Pag. 2

di natura culturale, sociale ed economica. Basti pensare all'incidenza positiva del tempo libero sulle attività turistiche e ricreative!
      Con l'articolo 1 del decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 1985, n. 792, in applicazione del nuovo Concordato tra lo Stato italiano e la Santa Sede, firmato il 18 febbraio 1984, è stata ripristinata la festa dell'Epifania. Con la legge 20 novembre 2000, n. 336, è stata reintrodotta la festa civile della Repubblica. È utile proseguire in tale direzione, ripristinando festività soppresse dal legislatore, ma mai dimenticate dalla popolazione.
      Infine, pur vivendo nell'epoca della globalizzazione, non si devono dimenticare le proprie radici e tradizioni.
      Per tali ragioni, si auspica una celere approvazione della proposta di legge.
 

Pag. 3